Salvate il soldato Audrey!

Mesi di pedinamenti e intercettazioni e cosa scopro? Che è sposato!

Bingo!

L’ho beccato in flagrante con un blitz vicino casa: buste della spesa, zaini di scuola in spalla, bimbi al seguito e consorte impellicciata. Mi ero appostata nel parcheggio del supermercato: lui m’ha visto e ha fatto spallucce. E basta, capisci? Resa totale, ammissione di colpa. 

Azz. Però, scusa: lo sapevamo già. Solo tu negavi l’evidenza.

Io ho fatto il mio dovere, altrochè! Come un soldato ho portato avanti la missione: fedele alla causa, sempre pronta alla battaglia, silenziosa, ubbidiente. L’ho aspettato i sabati, le domeniche, le feste comandate e ore  – giorni! – in attesa di una sua telefonata. ‘Sto stronzo!

Brava, finalmente una reazione sana!

Sana un corno! Ho mollato le pilloline e sto come una pazza!

Hai fatto bene, dai. Cosa pensi di fare ora con lui?

Non ho deciso ancora niente, ma intanto penso a un nuovo viaggio in Oriente, ma sono indecisa tra fire walking e digiuno.

Ma una cosa normale no? Chessò: una spa, un giro in centro, un corso di danza, ‘na palestra!

Roba da donnette, mica da soldati come me. Piuttosto mi butto sul trekking estremo, guarda. Anzi: ora mi metto in marcia e non so quando torno. UNO, DUE! UNO, DUE!

Salvatela!

Stupendo (mi viene il vomito)!

Hai stufato con la storia del basso profilo. Sbottonati, dai!

Non posso, credimi.

Dimmi qualcosa di più, non resisto!

Uffa, ti dico che non posso: mi viene da vomitare.

Come da vomitare? Non hai una storia con uno carino, normale, sincero e pure divertente?

Appunto! Lui è esattamente così, ma se mi fermo a pensare o ne parlo a qualcuno mi viene da vomitare.

Ma che è?

Hai presente la cara Bridget e la sua attrazione romantico-morbosa per soggetti “alcolizzati, maniaci del lavoro, fobici dei rapporti seri, guardoni, megalomani, impotenti sentimentali o pervertiti”? Ecco: dopo averne frequentati anch’io un bel campionario, ora ho davanti uno che mi piace – e mi piace veramente! – e io? Somatizzo e vomito.

Cosa pensi di fare?

Tengo i piedi per terra, ma ho le farfalle nello stomaco. Faccio finta di niente: non ne parlo, non sto lì a pensarci su. La vivo e basta. Meravigliosamente, però.

Senti, sono proprio contenta per te: comunque è una cosa bellissima, no? E’ stupendo!

Si si, è stupendo, ok? Ma mi viene il vomito. E’ più forte di me.

Imma, la Regina della Nevi

Imma, sempre impegnatissima! E chi ti vede più!

Lo sai, non mi risparmio: faccio la zia a Braciolina e do una mano a Lamimma con le sue bimbe. Poi tra il lavoro e tutta la mia dimensione social 2.0 non mi rimane un secondo!

Niente di meno. Che fai di bello?

Di bello? Di bellissimo, vorrai dire! Dopo Twitter, Facebook, Friendfeed, poi Linkedin e compagnia bella, mi sono tuffata in Pinterest!

Oddio, mo’ pure Pinterest. Che mania ‘sti socialcosi.

Cara, non si può mica starne fuori. Sarà il fenomeno del 2012, senti a me.

Se, vabbè. Senti, ma ti che stai facendo con tutta ‘sta neve?

Faccio di necessità virtù: ufficio chiuso, scuole chiuse e io intrattengo i bimbi del palazzo. Ho organizzato la mia sala da pranzo con giochi e tappeti e preparo cioccolata calda e tortine. I bimbi mi adorano e per i loro genitori sono la salvezza.

Che carina che sei!

La mattina mi bardo dalla testa ai piedi: colbacco, piumino, doposci, tutta di bianco vestita. Sai che al look ci tengo e questo outfit da neve in città è azzecatissimo, da vera Regina delle nevi! Poi vado porta a porta e mi prendo i piccoli per farli giocare un paio d’ore. Stesso giro il pomeriggio.

Ma cosa gli racconti tutto il tempo?

Oh, adorano le favole e i racconti sulla neve e l’inverno. Vanno matti per la storia dei giorni della merla. “La merla, la merla, la merla!”, urlano appena mi vedono.

Oddio, Imma, non mi dire!

Che?!

Altro che Regina delle nevi, mi sa che t’hanno scambiato per la merla!

La letterina a Babbo Natale

Lamimma sta scrivendo la letterina a Babbo Natale. 

Che carina: scrive la letterina a Babbo Natale per le sue bimbe!

No, la scrive per sè: dice che per trovare lavoro le rimane solo Babbo Natale.

Addirittura!

Forse è colpa mia: sai la storia del nostro IO anzi NOI Professionale e tutte quelle robe lì. E poi s’è stufata di spedire curriculum, consultare annunci, autocandidarsi con lettere di presentazione che nessuno leggerà mai e così ha pensato di scrivere a Babbo Natale.

Pensa te.

E dice che solo Babbo Natale, un uomo anziano che non riesce ad andare in pensione e fa un lavoro stagionale, può capire una donna precaria che si definisce freelance per non usare la parola disoccupata.

Ma è roba da TV del dolore!

Roba forte, si. Io sto provando a convincerla che deve darci dentro di Personal Branding. Se ci lavoriamo ben bene su e ci aggiungiamo una bella dose di Social Network è fatta, abbiamo svoltato!

Tu e le tue teorie! Bisogna distrarla, piuttosto! Sto per uscire, magari le serve qualcosa. Vado a chiederglielo.

Guarda che è sull’incazzato andante. Io t’ho avvisato.

Ciccia, serve qualcosa? Stai bene? Qualche desiderio particolare?

Si: chiudi a chiave il portone di casa e andate tutte a farvi fottere!

Understatement

Senti, giusto per sapere: cos’è ‘sta storia del basso profilo di cui parlavi con Pedra?

Ma niente: una cosa che riguarda lei e non penso possa interessare te. Così, impressione mia.

Tu dimmi, magari mi interessa.

Allora: Pedra sta benissimo, è felice e pare abbia una storia con un tipo carino, ma preferisce non ammetterlo e mantenere un basso profilo. Un po’ per paura di essere felice, un po’ per scaramanzia forse. E’ nel suo stile, molto understatement.

Preferisce non dirlo…GENIALE! Voglio provare!

Non è detto che la teoria del basso profilo vada bene anche per te. A ognuna il suo stile.

Guarda che da quando ho una relazione stabile mi sento serena e appagata e sono una donna diversa, matura e consapevole. Quindi potrei benissimo adottare anch’io il basso profilo, sindrome premestruale a parte.

Scusa, mi viene da ridere. Non ti conoscessi!

Faccio passare Natale e poi understatement su tutta la linea, vedrai!

Perchè dopo Natale?

Durante le feste sarò in piena sindrome pre e post ciclo, avrò pranzi e cene un giorno si e due pure e Babbo Natale mi porterà un sacco di regali. Con il basso profilo è meglio iniziare a gennaio, con l’anno nuovo.

Understatement tu? Naaaa…fai prima a metterti a dieta!

Basso profilo

Ti trovo in splendida forma!

Sarà che ho dormito 8 ore di fila, tutto qua.

E invece mi sa che c’è sotto qualcosa, anzi qualcuno! Lo vedi sempre lui, il tipo carino, quello “normale”?

Ah, lui? Si, diciamo di si.

Sempre carino?

Abbastanza, si.

E dai, dimmi qualcosa di più!

Posso dire che è un tipo costante: non è sparito, è coerente, è sempre schietto e sincero. Normale, come ti dicevo.

E’ chiaro che gli piaci, anzi di più. E piace anche a te, ammettilo!

Ammesso e non concesso che sia possibile, preferisco tenere un basso profilo su tutta la linea.

Ma sono mesi e mesi che dura ‘sta cosa. Rilassati e goditela!

Non posso correre il rischio. E se poi sono felice? Sarebbe terribile, non ci sono più abituata!

Pane e Nutella

Sai cosa mi succede quando si conclude una relazione e mi sento sola, vero?

No, ci risiamo!

Si.

Lo stronzo sfigato, il caro estinto! Però hai capito che pensi a lui quando sei a terra, praticamente alle pezze. Cominci a intuire che non è un pensiero sano, il tuo. E’ un bel passo avanti, brava!

Ma quale brava! Mo’ lo chiamo.

E no!

E invece si che lo chiamo! Sono stufa di sperare che gli uomini mi stupiscano con effetti speciali. Invece so che lui è stronzo, che tale è rimasto e non mi aspetto sorprese. Per esempio so già che mi riproporrà le 3 C (lui è un fedelissimo della triade), ma mi va bene così.

Ma questa cosa ti fa male, lo sai.

Non più del pane e nutella.

Cioè?

Funziona così: ti senti giù, ti abbuffi di pane e nutella, ci metti il doppio e triplo strato di crema, ne mangi una fetta, poi un’altra ancora. Sai che in quel momento ne hai bisogno e non vuoi nient’altro. Esageri, pensi ma chissenefrega, ricominci, ma sei consapevole: dopo panza, brufoli e ciccia non te li leva nessuno. 

Quindi esageri, pensi machissenefrega, ricominci?

Già, ma sono consapevole: dopo sensi di colpa, tachicardia e nausea non me li leva nessuno. E quindi mo’ lo chiamo, ciao!

Dieci anni di meno

Che state combinando voi due?

Ma niente, niente di niente.

Non ci credo. State tramando qualcosa!

E va bene: spulciamo annunci e mandiamo curriculum.

Lammimma, tu quoque!

Ma lo stiamo facendo così, senza impegno. E poi Lamimma mi sta solo aiutando, è giusto per passare il tempo. Vero cara?

Tanto chi vuoi che ci risponda!

Vergogna, Alter Ego! Come fa Lamimma a darti una mano se ha una bimba in braccio e un’altra attaccata alla gamba. E’ già troppo quello che fa.

Ma è per distrarla, per farle pensare ad altro. E’ un’attività ricreativa, ecco.

E’ una roba angosciante, in realtà: nessuno risponde alle nostre mail di candidatura. L’ho già detto: donne, mamme, precarie e sulla soglia dei 40…non ci chiamerà nessuno. 

L’adoro quando è così ottimista.

Ma sono d’accordo quando l’Alter Ego dice che il nostro NOI Professionale non può e non deve morire.

Brava! Un applauso a Lamimma!

Forse avete ragione. Ma dobbiamo trovare un’alternativa, una strategia d’attacco.

Basterebbe anche solo di sopravvivenza.

E se usassimo l’inglese per venderci meglio? Per esempio: definirci “freelance”, eh?

Naaaaaaa! Sa di professionista sfigato e disoccupato che non vuole arrendersi all’evidenza.

Proprio lo status del nostro IO, ops!, NOI Professionale.

Idea! Strappiamo un paio di pagine dal cv e dichiariamo 10 anni di meno. Uno stage non retribuito non ce lo leva nessuno.

Sarebbe un inizio, magari.

Si, della fine! Parlavamo di sopravvivenza, mica di suicidio.

Addolorata

Ehi, come stai?

Annoiata, annoiatissima. Ecco come sto!

Deduco che la fase della noia è di là da finire.

Ci sono in pieno, infatti. T’avevo detto che ‘sto calo di umore era frutto di una profonda riflessione sui valori, il senso della vita e il tempo che passa.

Ah, si.

Per sfuggire alla noia e tenere a bada il magone, sto mettendo in atto una strategia complessa e molto articolata. Funziona!

Non dirmi che anche tu usi le pillole miracolose di Audrey. Ti prego!

Ma quali pillole!

Allora sei ancora alle prese con le pulizie di casa, la cucina e la maglia.

Roba superata! Faccio così: dopo il lavoro, ogni giorno fisso un impegno, anche due se riesco.

Tipo?

Lunedì e venerdì estetista per massaggi, pulizia del viso e trattamenti vari ed eventuali. Martedì, giovedì e sabato allenamento in palestra. Mercoledì cinema e cena con le ragazze dell’ufficio. Sabato mattina: manicure e parrucchiera, aperitivo in centro con le ragazze della palestra, sabato sera gran soirée per incrementare gli affari. Appena posso poi ci infilo un bella corsetta di 15 km nel parco di zona, o sfrenati, spericolati giri di shopping per trovare gli outfit adatti al mio lavoro di PR. La domenica mi chiudo in casa a piangere, mi abbuffo di torte al cioccolato o di pizza e birra. E mi piazzo su Facebook dove posto in bacheca una serie di link lacrimevoli e pieni di cuoricini.

Oddio! Non so se sia peggio la prospettiva di tutta la settimana piena di impegni (!) o sapere che la domenica piangi sconsolata. Davanti a Facebook poi!

Tranquilla! Sono perfettamente consapevole che di questo passo potrei schiattare da un momento all’altro, ma almeno schiatto perfettamente tonica, depilata e con addosso abiti da urlo. Spero solo non accada di domenica, quando sono struccata, in tuta, strafatta di cioccolata e chatto su Facebook!

Suona tutto molto triste!

Lo so: altro che Allegra, chiamami Addolorata!

Lui, Audrey, l’altra

Allora, comincio io. Qui c’è qualcosa che non quadra.

Parli di lui?

Già. Sono sicura che ha un’altra.

Oh, ci sei arrivata!

Non sono mica scema, sai. E’ vero che lui ed io rifuggiamo da tutto ciò che è banale e scontato e che scegliamo di vivere solo momenti magici e straordinari…

Però?

…però non è possibile che si dissolva nel nulla durante le feste comandate, le vacanze, le domeniche e i weekend interi! E’ logico, matematico che si vede con un’altra.

Appunto.

Qualche sabato fa l’ho chiamato sul cellulare per fargli gli auguri di compleanno. Sai quelle scemenze tipo: “Buon compleanno amore”? Ho cantato anche l’Eppibertdeituiù al telefono. Avrò peccato di banalità e fatto la figura della sciacquetta innamorata, lo so…

Ma?

…ma lui m’ha attaccato il telefono in faccia. Sono giorni che mi arrovello sul perchè. E ora ho deciso di pedinarlo. Ho già comprato occhialoni, parrucca e impermeabile d’ordinanza. Devo capire cosa c’è sotto!

Ok, ma non t’agitare ora. Stai calma.

Sono calmissima! Però ti lascio che c’ho da fare. A quest’ora lui va al super a fare la spesa settimanale: mi travesto ed esco!

Non fare scemenze. Mantieni la calma, ripeto: M A N T I E N I  L A  C A L M A !

Tranquilla! Ho sempre con me quelle pilloline miracolose: ‘sti giorni sarei impazzita senza di loro. E ora vado, corro!

Pazza! Non correre, pensa a me!