La solita sindrome

Tu in chat?! Di sera, poi! Che d’è, che è successo?

Ma niente, una piccola discussione.

Non è proprio da te, mia Regina del self control.

Sfotti tu, ma lui non ha voluto che ci vedessimo stasera, dopo due giorni di trasferta. Troppo stanco, cotto, bollito. Comunque pare che venga a salutarmi domani in ufficio in pausa pranzo.

Scaramucce tra innamorati, su: ora è tutto a posto. O sei ancora arrabbiata?

Uhm? Nooooo…Ho solo spento il cellulare. Poi l’ho riacceso. Lui mi ha chiamata. Poi ho risposto male. Poi ho pianto. Lui mi ha fatto le coccole e io mi sono calmata, ecco.

Cos’hai da dire a tua discolpa?

Sono in piena sindrome premestruale, va bene?!

Ma dai, non l’avrei mai detto!

Uffa, che palleeee! E’ che sono un po’ agitata, più emotiva del solito. Comunque ora sto meglio: quando mi ha sentita piangere s’è squagliato.

Sant’uomo!

Oh, è entrato in chat anche lui! Carino: mi sta mandando un sacco di messaggi coccolosi: tvb, mi manchi, non vedo l’ora che arrivi domani, ‘notte amore mio! Cuori, cip cip…

Matò, roba per stomaci forti! Meh, vi lascio soli. Io chiudo.

Mannò, massù, maddai! Rimani pure.

Mica scema: potreste essere contagiosi!

4 Pensieri su &Idquo;La solita sindrome

  1. Cara Alessandra, non posso discolparmi…sai ero giovane…ingenuo…sai com’è…pensi di fare la cosa giusta…solo che con le donne (generalizzo of course) non fai mai la cosa giusta!!!:)
    Ciao
    Bartel

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