Serve un indraulico?

Ci siamo conosciuti giovanissimi, stiamo insieme da otto anni. Lui qualche tempo fa mi propone la convivenza, anche per dare una svolta decisiva al nostro rapporto. Così decidiamo di cercare casa, ma non troviamo niente che sia alla portata delle nostre finanze. In compenso, mentre valuto proposte di agenzie e spulcio siti di annunci immobiliari, m’incanto davanti alle foto dei monolocali delle grandi città e fantastico su un mio futuro di single felice e appagata in una metropoli tentacolare: un lavoro e una carriera, nuove amicizie e libertà di scegliere per me, solo per me. Mi prende una strana, irrefrenabile euforia e un brivido che sa di felicità e di eccitazione mi corre dalla testa ai piedi. Tutto il contrario della mia reazione quando lui mi ha chiesto di andare a vivere insieme. E’ così che mi sono resa conto che il nostro rapporto non va e che è praticamente moribondo. Pensi sia il caso di prendermi una pausa di riflessione?

Tesoro, sono già passati otto anni: a cosa ti serve una pausa di riflessione?! Definire il tuo rapporto “moribondo” non rende l’idea, direi piuttosto che è morto stecchito. Non ti resta che celebrarne degnamente il funerale incaricando un’agenzia funebre. In alternativa potresti considerare l’idea di ricorrere ad un idraulico, tipo quello delle Desperate Housewives: con un giovanotto così che si aggira per casa segneresti una svolta definitiva al rapporto. Magari non risolve, ma aiuta. Vedi tu.

Non ti negare mai

Finalmente mi sposo. Dopo i preparativi, le bomboniere, gli invitati e la scelta dell’abito arriva anche il momento dell’abbraccio alla mia adorata mamma prima della cerimonia. Mi stringe a sé, mi sorride e mi augura tanta felicità. Infine mi sussurra: “Figlia mia, mi raccomando: non ti negare mai”. Non mi aspettavo questo dalla mia mamma, insegnante progressista, donna emancipata e sempre al passo con i tempi. Adesso non so se sottostare ai miei doveri coniugali alla maniera del non-lo-faccio-per-piacer-mio-ma-per-far-piacer-a-Dio o se chiarire litigi e conflitti in base al motto il-sesso-risolve-tutto. Secondo te cosa devo pensare?

Cara mia, mi cogli del tutto impreparata sull’argomento! La frase pronunciata dalla tua modernissima mamma è difficilmente riconducibile alla casistica di mia conoscenza. Corro ad aggiornarmi su libri e riviste specializzate. Nel dubbio, tu non ti negare mai.

La tomba dell’amore

E chi lo vede mai mio marito! Ci fosse mai un momento d’intimità, di romanticismo o di sesso.

Sarà il triste destino degli sposati. Il matrimonio, si sa, è la tomba dell’amore.

Eppure Mara e Carlo lo fanno sempre, tutti i giorni. Me l’ha detto lei.

Hanno figli?

No.

Ah ecco.

Ma anche Serena e Giovanni lo fanno. Anzi, le cose vanno alla grande! E hanno pure un figlio.

Con un figlio è ancora possibile, qualche volta.

Mentre Giulia e Marco di bambini ne hanno due e fanno ancora l’amore. Pensa che aspettano pure il terzo figlio.

Non vale! In questo caso non si tratta di sesso. E’ scientificamente provato che quando si hanno già due figli basta guardarsi per un attimo di troppo negli occhi per concepire il terzo.

Questione di bon ton

A giugno ci sarà il Battesimo di mia nipote e mi chiedo se sia il caso di invitare il mio ex marito. Mia sorella lascia decidere me e dice che per lei non sarebbe un problema. Per quanto in buoni rapporti, però, è sempre “l’ex marito” e non me la sento più di continuare la farsa del siamo-buoni-amici. In più, due anni fa lui partecipò al matrimonio di mia sorella e già allora la cosa mi sembrò una forzatura.

Cara, hai ampiamente dimostrato buona volontà nei confronti del tuo ex marito, accettandolo di buon grado al matrimonio di tua sorella, due anni fa: già allora non era opportuna la sua presenza. Ma, a dirla tutta, la sua presenza non era opportuna nemmeno al tuo, di matrimonio.

Tutti fanno sesso tranne me

E-S-A-U-R-I-T-A, ecco come sto! La ristrutturazione della casa sembra non finire mai, i bambini non mi ascoltano, mio marito è sempre fuori per il nuovo lavoro, io non riesco a venire a capo di niente e non trovo uno straccio di amica in questa città del cavolo, mentre mia madre mi ripete che sono fortunata e che non devo lamentarmi. Un’altra, al posto mio – dice – starebbe come una regina, non come me che non faccio che piangere e lamentarmi.

Abbi pazienza, passerà.

E intanto attorno a me tutti fanno qualcosa, tutti vanno avanti, tutti si divertono! Abbiamo avuto ospiti i suoceri per le vacanze e gli abbiamo ceduto la nostra camera da letto. E sai cosa ho trovato nel cassetto del comodino?

La dentiera?

Macché, quelli stanno megli’e me! Ho trovato le pastiglie del Viagra! Gli ultrasessantenni fanno sesso, loro! Io no, invece. Mio marito non lo vedo mai e io ho addosso una stanchezza che non ti dico.

E’ comprensibile.

Forse sbaglio qualcosa. Lui mi cerca tutte le sere, ma io a quell’ora dico le preghiere e così non mi sembra il caso. Mi sembra fuori luogo, ecco.

Il luogo invece mi sembra quello giusto, anche se poi ognuno si arrangia come può. E’ l’ora delle preghiere, piuttosto, che può trovare un’altra collocazione nel palinsesto giornaliero. Senza che Qualcuno abbia da ridire.

Cose da uomini

Allora questa ragazza gli piace veramente.

Bah! Con lui non si può mai sapere.

Segui il mio ragionamento: tutti i fine settimana lui fa R. – V. e ritorno per stare con lei. E’ evidente che la cosa indica di per sé un certo interesse.

Uhm.

Se poi in un solo fine settimana lui da R. va a V. a prenderla, poi insieme arrivano fin qui a G., cenano e ritornano a V., direi che la cosa è lampante.

Uhm.

Due son le cose: o a R. non trova più nessuno che se lo fili o lei gli piace davvero.

Uhm.

Non viene fin qui stasera perché vuol vedere te, il suo migliore amico. Vuol farti conoscere questa ragazza, se non l’hai ancora capito. Prima gli amici, poi i genitori. Funziona così.

Mi sa che c’hai ragione.

Era già tutto previsto

Primavera. Le nostre prime settimane insieme. Io cotta come una pera della mensa aziendale. Lui già quello che sarebbe stato, ma non me ne accorgevo. Suona al citofono e annuncia: “Dai scendi, ho una sorpresa per te!”. Scendo le scale di corsa pensando “Fiori. Mi avrà portato dei fiori!”. Sono senza fiato quando apro il portone, ma lui non ha niente in mano “Dai, vieni a vedere”, mi dice. Saranno sul mio sedile: rose o fiori di campo? Apro lo sportello ma sul lato passeggero il nulla. Mi siedo e guardo sul sedile posteriore: nada de nada. “Allora?”, chiedo speranzosa. “Ma come, non lo vedi?”. Faccio di no con la testa e in un barlume di speranza lo sguardo vaga sul cruscotto. Realizzo che non ho controllato il bagagliaio. Infine la rivelazione: “Piccola, ho lavato la macchina! Che splendore, eh?!”. E dopo l’ho anche sposato!

“Era già tutto previsto/ fino al punto che sapevo/che oggi tu mi avresti detto/ quelle cose che mi dici..” : così cantava Cocciante.

Cena di San Valentino

La bambina era raffreddata e siamo rimasti a casa. Così abbiamo cenato come al solito. Lui a tavola ha cominciato a leggere il giornale e io gli ho fatto notare che la cosa non mi faceva piacere. Ha risposto “Ma dai, siamo solo noi due. Che male c’è?”. Quando eravamo alla frutta ho cominciato a lavare i piatti e lui, tentando di mettere una pezza, mi ha rivolto un invito rresistibile: “Dai siediti qui, ci raccontiamo due stronzate”.

Che romantica serata, ho quasi i brividi. Play it again! Raccontala ancora, dall’inizio!

L’Emilio

L’altra sera guardavo in TV Emilio Solfrizzi, in quella fiction carina Tutti pazzi per Amore. Quanto mi piace! A parte che è bravissimo, è proprio il mio tipo. Pensa che un’estate di tanti anni fa – in piena tempesta ormonale –  ho fatto chilometri su chilometri per vederlo in due spettacoli diversi e avere un suo autografo! Voglio un tipo così, uno uguale a lui, un Emilio solo per me…

Mi sa che la tempesta non è ancora passata, ma tocca mettersi in fila. Solo su Facebook Solfrizzi conta al momento 11.598 fan (ehm…si, ci sono anch’io) e almeno due terzi di loro sono donne che mirano, tutte, al tuo stesso identico obiettivo.