Era già tutto previsto

Primavera. Le nostre prime settimane insieme. Io cotta come una pera della mensa aziendale. Lui già quello che sarebbe stato, ma non me ne accorgevo. Suona al citofono e annuncia: “Dai scendi, ho una sorpresa per te!”. Scendo le scale di corsa pensando “Fiori. Mi avrà portato dei fiori!”. Sono senza fiato quando apro il portone, ma lui non ha niente in mano “Dai, vieni a vedere”, mi dice. Saranno sul mio sedile: rose o fiori di campo? Apro lo sportello ma sul lato passeggero il nulla. Mi siedo e guardo sul sedile posteriore: nada de nada. “Allora?”, chiedo speranzosa. “Ma come, non lo vedi?”. Faccio di no con la testa e in un barlume di speranza lo sguardo vaga sul cruscotto. Realizzo che non ho controllato il bagagliaio. Infine la rivelazione: “Piccola, ho lavato la macchina! Che splendore, eh?!”. E dopo l’ho anche sposato!

“Era già tutto previsto/ fino al punto che sapevo/che oggi tu mi avresti detto/ quelle cose che mi dici..” : così cantava Cocciante.