Imma e la cotta 2.0

Ehilà, che fine hai fatto? Sei caduta nella rete?

Uh?

Ti disturbo? Hai da fare?

No, no. Sono su Facebook. Ma tu dimmi pure.

Volevo sapere come stai, ma se sei impegnata ci sentiamo un’altra volta.

Figurati. Sto bene, anzi benissimo. E’ che sono sulla pagina del mio vicino di casa, sai che è tra i miei contatti FB, no? Ci passo tutti i giorni a farmi gli occhi. Mamma mia quant’è bello! Ci sono foto di lui al mare, di lui in casa, di lui a cena con amici, di lui mentre fa box, di lui ad un matrimonio, di lui ad una festa. Che gran pezzo di figo! Uh, matò, guarda: qui è troppo bono. E qui, mamma che spalle! Bello, bello di mamma tua!

Imma, calmati! Ma come parli?!

Sono espressioni che ho imparato in tram: la mattina, quando vado in ufficio, c’è un gruppetto di teenager scatenate che va a scuola: parlano tutte così. Dicono anche di peggio, a dire il vero. Ma certe frasi rendono perfettamente, non c’è che dire.

Insomma, ‘sto tipo qua è così bello?

Bello?! E’ un frescone della madonna, un figo da paura! Ho pure salvato le sue foto sul pc, le ho modificate con PhotoFunia e mi ci sono fatta dei poster che ho sparso per casa. Inutile aggiungere che ho l’ormone a mille.

Ti sei presa una cotta in piena regola. Lo dicevo che tutto ‘sto internet non t’avrebbe fatto bene.

Macchè: ho più di 300 contatti solo su FB e la mia anima sociale si espande ormai all over the world.

Però! E quando parti per le vacanze di Natale?

Mercoledì, con l’espresso delle 21. Per un paio di settimane tornerò all’ovile, frequenterò i vecchi amici della parrocchia, guarderò Porta a Porta e L’Italia sul 2 con la mamma e nasconderò il fuoco del web 2.0 sotto la cenere.

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